NURSING UP LANUSEI: CRITICITA’ GESTIONE COVID IN PEDIATRIA

Al Direttore Assl Lanusei

Al Direttore Sanitario del P.O.U
Al Responsabile S.P.P.

Al Direttore S.P.S.

Al Responsabile f.f. U.O. Pediatria

Alla Coordinatrice S.P.S. Area Materno Infantile

 

Lanusei 24 Aprile 2020

OGGETTO : Rilevazione delle criticità gestione Covid 19 “PROCEDURA PEDIATRIA”

 

La scrivente Organizzazione Sindacale Nursing Up (sigla massimamente rappresentativa a livello nazionale e componenete della Delegazione Trattante della ATS Sardegna) dopo un attento confronto con le infermiere della Pediatria riguardante le procedure logistiche e assistenziali in relazione alla gestione del Covid 19, al fine di contribuire attivamente con spirito collaborativo porta a Vostra conoscenza le criticità evidenziate e alcune proposte per una migliore soluzione.

Premessa generale : La defizione delle nuove procedure in relazione ai percorsi Covid 19 è di grande utilità e propedeutica al successivo indispensabile lavoro da parte del Servizio Prevenzione e Protezione, ovvero la stesura del Documento della valutazione del rischio (biologico) e l’indicazione specifica per Unità operativa e per profilo assistenziale su quali DPI utilizzare. Pertanto in applicazione del Testo Unico 81/2008 sulla Sicurezza sollecitiamo la realizzazione del documento sui rischi da parte del RSPP.

Criticità specifiche:

La tenda

-Assenza di servizi igienici. La procedura prevede l’uso dei servizi igienici del P.S. mostrando così l’incongruenza della disposizione. -Distanza della tenda dal reparto di degenza non-Covid e dalla degenza per sospetto Covid. La Procedura non prevede da chi deve essere trasportato il paziente alla degenza per sospetto Covid . Per il paziente non-Covid si presume che debba essere l’Oss del P.S. -La Procedura non indica a chi è affidato il ritiro ed il ripristino nella tenda dei contenitori per rifiuti speciali e della biancheria sporca/pulita, né contempla a chi sia affidata la pulizia della tenda. Non dà indicazioni su chi deve ripristinare il materiale contenuto nel carrello della tenda. -Riguardo all’allegato 2 della Procedura che riguarda il trasporto dei campioni biologici dalla tenda al Laboratorio analisi, si fa presente che nell’organico della Pediatria non è presente personale OSS. Sono presenti solo 2 ausiliari con patologia cronica grave che loro stessi potranno documentare. -La tenda non ha un ambiente filtro per la vestizione e svestizione degli operatori. Per la svestizione la Procedura prevede l’utilizzo della 2°tenda della Protezione Civile (al momento inutilizzata) montata nel cortile dell ’ospedale e molto distante dall ’altra. Quindi prevede ancora che la vestizione avvenga in reparto(Pediatria) e che la 2° tenda dopo la svestizione debba essere sanificata (come anche la prima tenda) secondo disposizioni scritte dalla coordinatrice della Pediatria. Tali disposizioni prevedono che la sanificazione venga effettuata dall’infermiera con “dispositivo medicale appropriato (ozono)” non meglio descritto. (Vedi allegato 1). Ogni perplessità è debita poiché non rientra nel profilo dell’infermiere la sanificazione degli ambienti.

Incongruenze della Procedura

-Considerando che per gli operatori il momento più a rischio di contaminazione è il momento della svestizione, osserviamo che, secondo la Procedura , gli stessi infermieri che si dovrebbero occupare della gestione e sorveglianza in tenda del piccolo paziente sospetto Covid, torneranno poi ad occuparsi dell’assistenza a bambini e neonati non-Covid . Infatti la prima assistenza al neonato in sala parto, l’assistenza al nido, l’assistenza nella degenza pediatrica, l’assistenza nell’ambulatorio neonatologico , sono affidate all’unico pediatra di guardia ed alle infermiere presenti nel turno. In questo contesto è stato potenziato il turno diurno con tre unità infermieristiche. Ma la vera criticità sta nel fatto che alla tenda non è stato assegnato personale addetto. Da ciò ne consegue che le infermiere e i medici della pediatria dopo la svestizione tornerebbero ad operare nel proprio reparto, nella sala parto, al nido, a contatto con i pazienti e con il resto del personale esponendo ad alto rischio infettivo Covid , bambin , neonati ed il  personale tutto.

-Dalla procedura si evince che dopo la prima valutazione in pre-triage il bambino verrà avviato a percorso per non-Covid o per sospetto Covid in seguito a valutazione pediatrica che avverrà su richiesta del medico del P.S. Sul sistema ADT il bambino risulterà in carico al P.S. La Procedura non è chiara perché prevede che la gestione del bambino successiva alla fase di pre-trage e triage in P.S. sia pediatrica e che in caso di necessità ci sia la collaborazione degli altri professionisti del POU. A quali professionisti ci si riferisce?
Cosa significa gestione pediatrica? In questa gestione pediatrica sono forse incluse le infermiere della Pediatria?
Se così fosse si tratterebbe di un ’ altra incongruenza poiché a qualsiasi percorso venga avviato il piccolo paziente dopo il pre-triage, finchè non sarà ricoverato in Pediatria rimarrà in carico al P.S. . In ADT risulterà che sia stata eseguita solo una semplice visita pediatrica nonostante durante questa visita il bambino venga sottoposto anche ad interventi assistenziali infermieristici (prelievo ematico, posizionamento cannula venosa, terapia estemporanea, ecc. … ) che solitamente vengono svolti dalle infermiere della Pediatria. Il carico di lavoro infermieristico però risulterà degli infermieri del P.S. Ci chiediamo quindi se tutto questo possa richiamare responsabilità giuridiche e se tutto ciò sia lecito. Infatti la procedura prevede
anche che la sorveglianza del bambino in tenda sia affidata ad una infermiera della Pediatria. -Leggendo ancora la Procedura si apprende che la tenda potrà essere utilizzata in caso di bambino sospetto Covid ed anche in caso di non sospetto Covid. Al punto 5 – Accesso all’area di degenza Covid, un’altra ambigua ed incongruente indicazione è evidente quando recita che ” il personale infermieristico del reparto non accederà del tutto a tale area “.

Non è comprensibile cosa si voglia intendere per accedere del tutto. Poi recita ancora che ” Per la valutazione giornaliera del bambino i medici di reparto (Pediatria) ed eventualmente gli infermieri se indispensabile…” . Dovrebbero quindi accedere anche le infermiere della Pediatria in area Covid?
Se ne deduce quindi che questa Procedura non prevede percorsi ben distinti tra pazienti Covid e non-Covid vanificando così lo scopo che una tale procedura dovrebbe avere, ossia quello di prevenire la diffusione dell’infezione da Covid-19 .

Valutazioni finali e proposte

In conclusione a nostro parere la tenda dovrebbe essere adibita solo al pre-triage con personale dedicato, per avviare poi il paziente adulto o pediatrico all’eventuale percorso per sospetto Covid verso l’area di degenza Covid. Per l’ordinario percorso non-Covid dedicare una camera del P.S. alle consulenze pediatriche ed un infermiere del P.S. per l’assistenza al bambino finchè resta in carico al P.S. Inoltre proponiamo che all ’ ambulatorio neonatologico venga dedicata una camera del Consultorio ed un ’ ora settimanale extra turno per il personale medico pediatra e, se necessario, infermieristico da dedicare. In questo modo i neonati sani non verrebbero portati in ospedale mettendo a rischio la loro salute. Confidando in un sollecito riscontro porgiamo cordiali saluti

Diego Murracino
Dirigente Territoriale Nursing Up

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