La sanità sarda sta vivendo un vero e proprio incubo. Il disfacimento organizzativo, logistico e gestionale ricade pesantemente sulla qualità del lavoro, sugli aspetti economici (mancati pagamenti eccedenza ore, festivi infrasettimanali, stipendi più bassi d’Europa, mancate progressioni economiche), sugli aspetti professionali (dequalificazione, demansionamento, scarso rispetto per il ruolo), sugli aspetti sociali (turni devastanti, difficolta alla gestione della vita extra lavorativa).
Per uscire da queste condizioni è necessario che gli Infermieri possano contare su una azione sindacale forte e decisa, finalizzata alla tutela degli interessi della categoria.
Le nuove Rsu parteciperanno alla Contrattazione delle Aziende sanitarie e votare i sindacati generalisti significa scegliere di mandare ai tavoli sindacati che devono tutelare tutti i propri iscritti che vanno dai portinai, agli infermieri, amministrativi, elettricisti e tanti altri determinando una inevitabile diluizione delle risorse economiche, dove mettere tutti allo stesso livello impedisce la crescita della nostra categoria.
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